I lavori di pubblica utilità sono attività non retribuite a favore della collettività da svolgere presso Enti Pubblici oppure presso Enti/Associazioni di assistenza sociale e di volontariato convenzionati; tale lavoro sostituisce altra più grave pena oppure consente l’applicazione di benefici. La stipula di tali convenzioni (previste dall’ art. 2, comma 1 del d.m. 26 marzo 2001) rappresenta l’elemento fondamentale per avviare la collaborazione fra gli Enti ed il tribunale, così da poter implementare più efficaci percorsi penali riparativi.
I nostri Enti, perciò, possono diventare importanti partner dell’Autorità Giudiziaria nella diffusione del ricorso a misure alternative alla detenzione, in virtù della loro vocazione alla promozione dell’inclusione, della capacitazione e del riconoscimento della dignità di ogni individuo (sia adulto che minore), realizzando quella funzione rieducativa e riabilitativa che - non dimentichiamo - è un principio costituzionale (art. 27) del nostro paese.
Ma quali sono i casi in cui sono possibili i lavori di pubblica utilità? La sanzione è stata introdotta nel 2000 dall‘art. 54 del d. lgs. 274.
Lo spettro di applicazione della sanzione è stato – negli anni – via via ampliato a diverse fattispecie penali; oggi tale sanzione è applicabile:
Il lavoro di pubblica utilità deve essere svolto, di regola, nella regione in cui risiede il condannato e deve consistere in non meno di sei ore e non più di 15 ore di lavoro settimanale anche se, qualora sia il condannato a richiederlo, tale durata può essere aumentata (mai eccedendo, però, le 8 ore giornaliere).
Attenzione, però! La violazione degli obblighi connessi allo svolgimento del lavoro di pubblica utilità può comportare il ripristino della pena sostituita o la perdita del beneficio subordinato alla prestazione del lavoro stesso.
Il sito del tribunale di Torino alla sezione “lavori pubblica utilità” fornisce tutte le informazioni necessari, anche con una apposita nota informativa scaricabile. Merita segnalare che, al momento, il Tribunale di Torino ha in essere convenzioni con 132 enti non profit nella sola città di Torino e il Tribunale di Ivrea con 43.
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